Città di Mantova

Di Massimo TelòOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

Mantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto mantovano[3]) è un comune italiano di 49 270 abitanti (127 569 in tutta l’area urbana)[4][5], capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia.

Dal luglio 2008 la città d’arte lombarda, con Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO[6][7][8].

Nel 2016, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha insignito Mantova del titolo di Capitale italiana della cultura. Nel 2017 Mantova e la sua provincia fanno parte della Regione Europea della Gastronomia-Lombardia Orientale, insieme alla province di Bergamo, Brescia e Cremona.

Mantova è l’unica città, intesa come museo urbano diffuso, presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, con più di 1.000 opere digitalizzate, 40 mostre virtuali allestite in 8 differenti musei virtuali.

(fonte: Wikipedia)

Campagna Mantovana

Chi immagina le campagne di Mantova come un anonimo lembo di Pianura Padana, rimarrà stupito dalla mutevolezza del paesaggio che questo territorio può offrire. Venendo da settentrione, la dolcezza delle colline moreniche, ricche di storia e di borghi antichi, si stempera nella piana verdeggiante per le acque di fiumi e canali, fino al rosso mattone della città di Mantova. Poi, verso meridione, la ragnatela dei corsi d’acqua che confluiscono pigramente nel Grande Fiume, con gli argini, le strade alzaie, le golene, i pioppeti. La scoperta di questi territori dal punto di osservazione privilegiato del cavaliere è un’esperienza memorabile, si tratti di una galoppata solitaria sulla terra battuta lungo un canale, quando si sente il cavallo raccogliersi tutto e poi allungarsi più di quanto si sarebbe creduto possibile, oppure di una tranquilla escursione al passo, procedendo appaiati, a redini lunghe, immersi in una chiacchierata nel verde, riuscendo magari ad avvicinare fagiani, folaghe, aironi rossi e garzette.

(fonte www.turismo.mantova.it)

Sabbioneta

Di Davide Papalini – Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca del nonno Ludovico e un antico insediamento.

Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell’antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.

Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo Stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell’epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo Stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l’Emilia.

Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.

(fonte: Wikipedia)

Santuario della Beata Vergine delle Grazie

Il santuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone a 9 km da Mantova. Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e s’affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un’atmosfera suggestiva per le numerose delegazioni di turisti e fedeli devoti alla Madonna. Il santuario ha la dignità di basilica minore.

(fonte Wikipedia)

Abbazia di San Benedetto in Polirone

Di ZavijavahOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

L’abbazia fu fondata nel 1007 dal conte Tedaldo di Canossa (nonno paterno di Matilde) attraverso una donazione ai monaci benedettini di metà dei terreni che si trovavano tra i fiumi Po e Lirone, sito importante per garantire il controllo della navigazione fluviale. Del precedente insediamento romano abbiamo poche tracce.

Si trattava di un significativo centro spirituale, formato inizialmente da un piccolo nucleo di 7 monaci. Verso la metà dell’XI secolo Bonifacio di Canossa, signore del territorio, riedificò la chiesa, di cui rimangono pochi resti, e costruì l’oratorio di Santa Maria, tuttora esistente.

(fonte: Wikipedia)